Campo Libero
"Un posto dove provare"
La natura artificiale invade via dello Zono aprendo un orizzonte verticale selvatico: Campo Libero racconta una storia di libertà contenuta nell'abitudine del quotidiano. Attraverso la costruzione di un ambiente dedicato, l’artista invita il pubblico a sperimentare sensazioni e immagini a lui care, ispirate al suo recente lavoro Campo. Il progetto Campo, realizzato sulle sponde del fiume Secchia a Campogalliano a partire dal 2020, vede l’artista vivere e dedicarsi ad un campo di pioppi della pianura Emiliana. Qui lo svolgimento del lavoro è scandito dalla costruzione di dispositivi fragili e instabili che evocano il rapporto tra l'uomo, lo spazio e la dimensione temporale della natura. Campo Libero è la prima rappresentazione di Campo fuori dal campo e riporta il pioppeto come un’immagine familiare e riconoscibile. L’installazione esce dai confini del reale e disegna un luogo immaginario dove le persone possano sentirsi libere di essere altro – foglia, albero, fango – e di trasformarsi per ricostruire una relazione con gli elementi che le circondano.
“Per libertà intendo la possibilità di essere parte delle cose che immagino." – Alberonero
Venerdì 17 settembre 2021, Festivalfilosofia, Consorzio Creativo, Modena.
Campo Libero
"Un posto dove provare"
La natura artificiale invade via dello Zono aprendo un orizzonte verticale selvatico: Campo Libero racconta una storia di libertà contenuta nell'abitudine del quotidiano. Attraverso la costruzione di un ambiente dedicato, l’artista invita il pubblico a sperimentare sensazioni e immagini a lui care, ispirate al suo recente lavoro Campo. Il progetto Campo, realizzato sulle sponde del fiume Secchia a Campogalliano a partire dal 2020, vede l’artista vivere e dedicarsi ad un campo di pioppi della pianura Emiliana. Qui lo svolgimento del lavoro è scandito dalla costruzione di dispositivi fragili e instabili che evocano il rapporto tra l'uomo, lo spazio e la dimensione temporale della natura. Campo Libero è la prima rappresentazione di Campo fuori dal campo e riporta il pioppeto come un’immagine familiare e riconoscibile. L’installazione esce dai confini del reale e disegna un luogo immaginario dove le persone possano sentirsi libere di essere altro – foglia, albero, fango – e di trasformarsi per ricostruire una relazione con gli elementi che le circondano.
“Per libertà intendo la possibilità di essere parte delle cose che immagino." – Alberonero
Venerdì 17 settembre 2021, Festivalfilosofia, Consorzio Creativo, Modena.