A voi che scrivo, voi siete gli altri.
Voi siete gli autori a cui mi affido per ricostruire gli spazi nei quali ci perdiamo. Vi ascolto.
8/11/2020
Torniamo a pensare come ci relazioniamo ai luoghi. Ad esempio ora, io campo, mi apro in silenzio a guardare. L’ascolto è ricostruzione.
Sai che le cose ti invitano a stare con loro perché ne facciamo parte? Ti dico:
possiamo stare insieme se siamo loro.
Se pensiamo di costruire le nostre idee su spazi infiniti siamo inutili e fragili.
Pensiamo a misura d’albero. Sentiamoci. Pensiamo a piccole cose che vivono sempre, tutto e libere. Stiamo attenti a proteggere ciò che costruiamo perché la crescita non è controllabile, tutto si ribella se costretto.
Stiamo pronti ad accettare ciò che succede senza controllare il tempo delle cose.
Andiamo avanti a piccoli passi. Amiamo ciò che esiste intorno a noi, non desideriamo cose grandi e lontane.
Sentiamo il rumore del mattino, della notte. L’ascolto è ricostruzione.
Lavoriamo per la natura perché noi siamo natura, per l'invisibile. Non autodistruggiamoci.
Camminate nel fango e guardatelo respirare. La terra è viva.
Abbracciate l’albero più vicino perché è quello di cui abbiamo bisogno.
Scontriamoci con ciò che è vivo. Comprendiamo quello che arriva e rimaniamo incoscienti per ciò che sogniamo.
Essere foglia, essere albero, essere fango: trasformiamoci per sentire lo stato delle cose.
notte-di-neve
grigio-notte
non-vedo-la-notte
notte-sempreuguale
notte-1
notte-sott'acqua
notte-d'inverno
notte-illuminata
notte-con-sole
la-notte-del-mattino
nuda-notte
notte-giorno
Inviatemi una vostra notte, siate spazio.
A voi che scrivo, voi siete gli altri.
Voi siete gli autori a cui mi affido per ricostruire gli spazi nei quali ci perdiamo. Vi ascolto.
8/11/2020
Torniamo a pensare come ci relazioniamo ai luoghi. Ad esempio ora, io campo, mi apro in silenzio a guardare. L’ascolto è ricostruzione.
Sai che le cose ti invitano a stare con loro perché ne facciamo parte? Ti dico:
possiamo stare insieme se siamo loro.
Se pensiamo di costruire le nostre idee su spazi infiniti siamo inutili e fragili.
Pensiamo a misura d’albero. Sentiamoci. Pensiamo a piccole cose che vivono sempre, tutto e libere. Stiamo attenti a proteggere ciò che costruiamo perché la crescita non è controllabile, tutto si ribella se costretto.
Stiamo pronti ad accettare ciò che succede senza controllare il tempo delle cose.
Andiamo avanti a piccoli passi. Amiamo ciò che esiste intorno a noi, non desideriamo cose grandi e lontane.
Sentiamo il rumore del mattino, della notte. L’ascolto è ricostruzione.
Lavoriamo per la natura perché noi siamo natura, per l'invisibile. Non autodistruggiamoci.
Camminate nel fango e guardatelo respirare. La terra è viva.
Abbracciate l’albero più vicino perché è quello di cui abbiamo bisogno.
Scontriamoci con ciò che è vivo. Comprendiamo quello che arriva e rimaniamo incoscienti per ciò che sogniamo.
Essere foglia, essere albero, essere fango: trasformiamoci per sentire lo stato delle cose.
notte-di-neve
grigio-notte
non-vedo-la-notte
notte-sempreuguale
notte-1
notte-sott'acqua
notte-d'inverno
notte-illuminata
notte-con-sole
la-notte-del-mattino
nuda-notte
notte-giorno
Inviatemi una vostra notte, siate spazio.